“Una bella sfida: ricerca, conservazione valorizzazione, così guardiamo al futuro”
Parla Gennaro Santamaria, presidente dell’Ente GeoPaleontologico di Pietraroja
Data:
21 Giugno 2022
Siamo nelle fasi finali della preparazione dell’evento che vedrà dal 27 al 2 luglio Benevento e Pietraroja al centro dell’attenzione dei paleontologi europei. Per questo abbiamo voluto sentire il presidente dell’Ente GeoPaleontologico di Pietraroja, Gennaro Santamaria.
Una bella occasione per la piena ripresa delle attività: l’Ente Geopaleontologico di Pietraroja è tra i promotori della Conference 2022 dell’associazione europea dei paleontologi dei vertebrati, l’EAVP, ospitato a Benevento. Quale impulso questo può dare al vostro lavoro?
Sicuramente, confrontarsi con chi quotidianamente studia i fossili – e soprattutto i fossili vertebrati, quelli che probabilmente sono più presenti nel Geosito di Pietraroja – costituirà un’occasione per l’Ente Geopaleontologico per rilanciare le proprie attività.
Ricordiamo che il sito di Pietraroja è un sito di importanza mondiale e che per poter essere studiato, indagato ha bisogno soprattutto di esperti e studiosi di questa materia. E l’avere, in una circostanza come questa, a Benevento e Pietraroja coloro che in Europa si occupano di questi studi sarà sicuramente un’occasione importante e costituirà una sollecitazione anche alle attività che noi come Ente Geopaleontologico possiamo porre in essere.
Tutela dell’area dei fossili e dei ritrovamenti eccezionali che vi sono stati fatti, nuove ricerche, promozione del territorio: questi i complessi obiettivi dell’Ente che hanno anche incrociato nei due anni appena trascorsi anche la lunga fase di blocco legata all’emergenza Covid. Che bilancio potete fare?
Le attività principali che ci sono state affidate dal legislatore sono queste: la conservazione del Geosito, l’avvio di ricerche per l’eventuale ritrovamento di altri importanti fossili in quel Geosito e la promozione di tutta quest’area. Fino ad oggi abbiamo predisposto le attività propedeutiche all’avvio di questo tipo di finalità che l’Ente deve perseguire.
In particolare, abbiamo insediato un collegio tecnico-scientifico con il quale ci confrontiamo per orientare le scelte che è necessario fare.
Naturalmente, tra le attività di conservazione c’è un intervento che dovrà avvenire immediatamente per conservare alcuni fossili affioranti nel Sito delle Caverne che è il sito più importante, il sito in cui è stato ritrovato anche Scipionyx e lì vi sono degli affioramenti di fossili visibili ad occhio nudo che purtroppo, per le intemperie, stanno per essere cancellati.
Noi abbiamo l’intenzione di provvedere, anche attraverso un confronto con la Soprintendenza, a preservare dal deterioramento tali fossili, così come stiamo rilanciando le attività museali che riguardano sia il museo di Pietraroja, il Paleolab, sia la sede della Soprintendenza di Benevento dove è musealizzato il fossile di Scipionyx.
Quali sono nel prossimo futuro gli obiettivi dell’Ente?
Gli ulteriori obiettivi dell’Ente sono collegati alle finalità che il legislatore ha dato all’Ente, in particolare realizzare una fase di formazione specifica di allievi che possono venire a Pietraroja e fare un’esperienza diretta. Già è accaduto nel 2019 con una Summer School ideata dall’UniSannio e pensamo di dover estendere questa esperienza ad altre università, sia della Campania – a iniziare dalla Federico II che è partner all’interno dell’Ente Geopaleontologico di Pietraroja – sia ad altre università italiane e straniere.
Allo stesso tempo c’è necessità di una ricostruzione storiografica e bibliografica di tutti gli scritti che riguardano il Geosito di Pietraroja, anche attraverso una ricostruzione dei fossili che sono dislocati in vari siti d’Italia e in particolare al Museo di Scienze Naturali di Napoli e al Museo Civico del Piemonte, e di alcuni altri che fanno parte di altre collezioni. Dovremo ricostruire tutto questo materiale in un contenitore fruibile agli studiosi e anche ai nostri concittadini.