Cenni storici

Cenni storici

La presenza di vertebrati fossili nella zona di Pietraroja fu segnalata per la prima volta da Scipione Brislak, nella sua opera “Topografia Fisica della Campania” del 1798. Lo studio scientifico dei reperti fu condotto da Oronzo Gabriele Costa che, tra il 1846 ed il 1865, pubblicò su di essi una ventina di lavori. Intorno agli anni 1914-1915 ad interessarsi del giacimento di Pietraroia fu Geremia D’Erasmo, che, nei suoi lavori, fornì una dettagliata descrizione dei pesci, rettili e anfibi del giacimento che allora ammontavano a circa 400 esemplari.

 

Bibliografia

Il Geosito di Pietraroja è un luogo dal valore storico, culturale e scientifico unico nel panorama nazionale, che racchiude in sé una ricchezza di fossili animali e vegetali dalla bellezza e rilevanza scientifica riconosciuti a livello internazionale da molti anni. Molti sono stati gli studiosi che hanno scritto sul valore e la ricchezza del geosito di Pietraroja.

I primi studi risalgono al tardi ‘700, negli ultimi anni del XVIII secolo, quando il geologo e naturalista italiano Scipione Breislak studiò ed annotò le sue scoperte scientifiche durante il viaggio esplorativo tra i vulcani e le montagne campane. L’opera, pubblicata nel 1798 e intitolata Topografia fisica della Campania, risulta essere la prima testimonianza scientifica sul Geosito di Pietraroja. Anche nel XIX secolo ci furono molte opere scientifiche che rimarcarono il valore e l’importanza geologica e paleontologica di Pietraroja, con il definitivo passo in avanti effettuato grazie all’impegno e agli studi di Oronzo Gabriele Costa che, tra il 1821 e il 1847, fu titolare della cattedra di Zoologia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Molte sono state le opere che il Professor Costa dedicò a Pietraroja e alle sue “rocce” tra le quali ricordiamo: “Annali dell’Accademia degli Aspiranti Naturalisti in Napoli” del 1847, “Memorie della Reale Accademia delle Scienze in Napoli” del 1857 e “Atti dell’Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli” del 1866. Negli ultimi anni del XIX lo scettro del divulgatore e ricercatore scientifico principale sul Geosito di Pietraroja passò da Oronzo Gabriele Costa al professor Francesco Bassani, docente di geologia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Tra le sue opere accademiche, ricordiamo in particolare “Rendiconti del Reale Istituto d’Incoraggiamento in Napoli” del 1892.

Nel ‘900 non vanno dimenticati gli studi effettuati dal professor D’Erasmo e dal professor D’Argenio e, ovviamente, la scoperta del fossile di Scipionyx effettuata nei primi anni del 1980 ad opera del paleontologo amatoriale Giovanni Todesco e la sua famiglia. Lo Scipionyx, il primo dinosauro mai scoperto in Italia, è stato presentato alla comunità scientifica internazionale solo nel 1998 tramite la prestigiosa rivista scientifica Nature, pubblicando gli studi effettuati sul fossile ad opera di Cristiano Lorenzo Dal Sasso e Marco Signore.

Di seguito riportiamo una dettagliata bibliografia relativa al Geosito e ai fossili in esso ritrovato.

Bibliografia scientifica (pdf)